Il mio viaggio a Cuba nel pieno di luglio è stato un susseguirsi di emozioni. In primo luogo era talmente tanto tempo che non viaggiavo al di fuori dell'Europa che avevo paura di quello che avrei trovato dall'altra parte del mondo, era come se mi sentissi di andare a scomodare qualcuno che in realtà lì non mi voleva. L'altro motivo per cui questo viaggio resterà per sempre nei miei ricordi è il fatto che è stato il primo grosso viaggio che mi sono potuta economicamente permettere senza l'aiuto dei miei genitori.  

In questa piovosa giornata invernale mi sembra stranissimo ricordare il gran caldo che ho provato in quei giorni. Anche a Milano faceva si sfioravano i 35 gradi e io, confusa dal tanto tempo che non viaggiavo avevo deciso di portare una valigia senza rotelle blu navy nella quale mi sembrava potesse starci tutto il necessario. Ovviamente questa valigia mi ha fatto un penare per tutto il viaggio dato che la mi forza fisica non mi permetteva di trasportarla agilmente.  

Dopo il primo momento di angoscia e solitudine finalmente mi sono congiunta a Parigi con i miei compagni di viaggio: Pietro e Francesca amici di una vita con cui avevo già viaggiato e che avevo testato quali ottimi viaggiatori. Loro sicuramente più esperti di me, avevano più skills in termini di documentazione e pagamenti. Si è rivelato molto utile. 

Il primo momento di vera gioia è stato l'imbarco su air france che ci avrebbe portato direttamente da Parigi all'Avana. A quel punto sentivo di avercela fatta... Continuerò il racconto nel prossimo articolo.