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Il Cammino
Cammino, con la testa china, le scarpe che affondano pesantemente nel fango freddo. Sono in marcia da parecchi giorni ormai. Ero accampato in vetta alle montagne rocciose, dove la polvere bianca della dolomia pian piano si posa sopra ogni cosa come una neve dura, capace di soffocare tutto. Da lì sono sceso verso valle, una notte in cui il cielo era coperto da nubi nere, passando per i boschi di pini e abeti. Gli alberi, impassibili...mi sentivo come osservato da queste presenze stoiche, gigantesche, e così fitte che giorno o notte al loro cospetto fa poca differenza. È ottobre, l’estate ormai è finita, e io ho deciso che in montagna d’inverno è meglio non starci, potrebbe diventare pericoloso. Dopo il bosco, la pianura illuminata dai primi fiochi raggi mattinieri del sole, che con tutta
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Jean-Christophe Mojard 1 anno fa
Che testo meraviglioso! Colpi di scena poetici che ci sollevano fino alla formidabile battuta finale.
Alessandro Perin 1 anno fa
Grazie mille! Mi fa molto piacere che le sia piaciuto!